destionegiorno
Un tempo scrivevo molto. Avevo parole che venivano a trovarmi ed assemblavo insieme, spesso riuscivo a farle danzare. Il tempo, la vita, la consapevolezza, gli avvenimenti, mi hanno smorzata. Quella vena dolce e delicata, pura, non esiste più. Ora scrivo meno, non potrei costruire parole, ... (continua)
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qui nel mare giocano
i venti di terre
che lascio indietro
avanzando verso l'estate ancora accesa
, nello scirocco che si avviluppa al meltemi...
.si abbracciano i venti
qui dove non esiste terra di confine...
non so dove sono
,non ho... leggi...
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andena tatiana
Le sue 206 poesie
Si accendono fuochi
lungo il percorso dei tuoi occhi
socchiusi
sono radure
ristorano con ombre e profumi
impregnando aria e pelle
di un sentore
che porta lontano
dove nulla conta
solo un'iride che si dilata
dalla meraviglia di
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Io e te in un silenzio che non ha tempo
in un liquido amniotico
che è la vita che tu mi hai dato.
Assenti da ogni realtà
quel cordone il filo che ci tiene unite
il mio ossigeno al tuo respiro
le mie cellule nelle tue
una fusione di
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La pioggia sgorga da una bocca
sono lacrime salate
piovono da un cielo greve ancora
e piangeranno.
So che tornerai, e con il tuo sorriso stanco
brinderemo a un tempo troppo lungo.
Un tempo che non ha rubato né tagliato
quel filo che lega
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occorrerà un silenzio,
come quando la neve rende ovattato ogni suono.
E in questo frastuono privo di corde vocali,
cantare ancora un inno che invochi amore.
Cercare ancora nei prati spogli di speranza.
Ghirigori tracciati con dita di bimbo a
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Un'aurora silenziosa
danza
ed io non posso udirne i movimenti
lenti e delicati
avanzare verso le zolle solitarie
della mia terra.
Si ode un canto, e forse sono
uccelli che migrano
e non hanno paura del cielo
volano diretti alle loro
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Nel silenzio alzo un calice immaginario
è tempo di un brindisi tra me e la vita
festeggio ora
tutto quello che conosco
anche le trappole
di ogni mia armonia.
Frizzante ed amaro
questo vino inquinato di tristezza
ora posso sedere ed
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E ti porti
via lo spazio di un pensiero
veloce
che muore
dove i tuoi passi saliranno
in alto
dove le nuvole pioveranno
gocce di peccato
di paradiso che ancora c'è
ma rimane chiuso
dietro la tua porta
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Pallida luna,
nascosta da cieli chiari
bagnati di pioggia,
essenze di acqua
sfiorano malinconie
di passi andati via
lungo il percorso
di un infinito
che si sente soltanto
lasciando andare via dal cuore
ogni palpito di dolore
Germogliano
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si fa sera,
tra rosa e arancio
che non avevo ancora visto
Il cielo è un connubio di sole e tramonto
tra questi campi che bevono luce.
Cantano tortore nei cortili vuoti
di bambini diventati grandi.
L'erba si mescola a rami già
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sorrisi evanescenti di bimba
persi nel mattino cobalto
di un cielo senza confini.
Tu tracci limiti e derive,
figlia di magie apparenti...
Dormire tra chicci di melograno,
assorta nel tuo grido distante ...
avrò larghi sorrisi per
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e quando é tardi
tutto tace,
solo uccelli notturni
che fuggono da qualche nido.
Solo essenze di rose o fiori del mare
se il mare ha i fiori che vedo,
tracciati di stelle,
ricami, preludi di infinito.
Tu scompari
mentre io ancora ti
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saremo aria e volo,
tessuto di calore.
Saremo poesia
che cura
e dolore medicato.
Saremo viaggio
anche nella immobilità,
saremo forza
anche nel dolore.
E anche quando ci sentiremo
in piste senza prospettiva di decollo
o binari morti
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tu arrivi,
e sei intenso
come la notte scura...
mi afferri in una danza di dita,
mani,
e baci che si incollano
a un cielo
che sono pareti di amore .
Non dirmi niente,
prendimi le spalle
e portami con te
dove volano le farfalle della
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sarò tessuto di organza
e delicata al tocco,
non farò pieghe
nelle mie flessioni
se il dolore attecchirà forte,
sarò leggera e agile
come gazzella
perché in me e attraverso me
ti parlerò,
verrò a
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le ombre si allungano piano,
tace il giorno così breve ormai...
neanche gli uccelli volano
a quest'ora in cui tutto è fermo
nell'addormentarsi della sera che incombe.
Scivola un velo
sulle cose accadute
e su
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