destionegiorno
Un tempo scrivevo molto. Avevo parole che venivano a trovarmi ed assemblavo insieme, spesso riuscivo a farle danzare. Il tempo, la vita, la consapevolezza, gli avvenimenti, mi hanno smorzata. Quella vena dolce e delicata, pura, non esiste più. Ora scrivo meno, non potrei costruire parole, ... (continua)
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qui nel mare giocano
i venti di terre
che lascio indietro
avanzando verso l'estate ancora accesa
, nello scirocco che si avviluppa al meltemi...
.si abbracciano i venti
qui dove non esiste terra di confine...
non so dove sono
,non ho... leggi...
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andena tatiana
Le sue 38 poesie in Introspezione
Una pioggia di giorni senza colore
mi piove addosso con la ferocia
senza tempo
delle mie illusioni cadute.
Cado più volte e sento il dolore
trafiggermi sin dentro le ossa
mentre mi costringo a proseguire lungo questo sentiero
in cui non si arriva
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Il cielo chiaro è pesante
bianco e gonfio di nuvole che inaugurano l’estate
che verrà.
E nel roteare di questo mondo che cambia
e ci capovolge
mentre cerchiamo di restare appesi
a poche certezze
che col tempo sembrano essere fuggite, come uno
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Sfiorire e dei barlumi di quei colori
guardare il volo leggero di petali e nuvole
risarcire se stessi nel volteggiare lento
di un colore che affoga
e affogando si annienta nel nulla di questa vita
che ci fa pietre e sassi bruciati
e non contiene,
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Tacere come un silenzio
soccombere come a un perdono
nella pioggia desueta di parole inespresse.
Mi abbraccio i gomiti
un feto che cammina nella vita
sprovveduto e fragile
tra frastuoni e immagini non viste
suoni che sono silenzi amplificati
Io
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Nulla mi spaventa
non il ghiaccio che rispunta come un fiore
di una primavera che arretra
non la pioggia che lava il mio volto asciutto
di un dolore sciolto che si è esaurito
in voragini che come paracaduti mi sollevano
e in alto danzano i
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Dorme
vagando nel silenzio ovattato del vivere
il mio cuore
stanco e senza ali
spoglio come un albero
senza forze come dopo un lungo viaggio.
Non sente stimoli
non fame o sete o amore
il cuore batte
guardando frammenti di rosso
che volteggiano
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Spalancata a voci,
ma l'eco sono io.
Si nasconde la vita
in pieghe e risvolti
capovolta in colori che si arrendono al bianco e nero
come schiuma mi travolge la
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Perduta ormai in campi di fiori pregiati
dei quali non conosco neppure i nomi.
Ne sento il profumo e mi allontano a capo chino
certa che un altro giardiniere si prenderà cura di quei petali sconosciuti.
Torno tra i miei fiori di campo, al canto
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Fioca la luce penetra nei miei occhi
la mia cornea e le pupille
attraversate da una barriera di nebbia
quella che attutisce passi e silenzia i rumori
coprendo malvagità e sporcizie di un Natale che luccica
ma soltanto per pochi
mozziconi e
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Si muovono nel mio divenire nuove galassie
mondi sconosciuti dove, sola, cerco le forze per questa nuova gravità
che mi assale
portandomi in realtà sconosciute
che avanzano nei miei giorni come ballerine che appese ad un muro
provano
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Ho tracciato
sull'alito dei vetri
tutti i disegni di vita
che non si sono realizzati
un'attesa
come di un dono
improvviso
scomparso insieme
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Era come un sapore
che lentamente
si andava perdendo,
mangiare qualcosa
e non sentirne il profumo,
il gusto, il salato e il dolce.
Era un trangugiare
i
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Li guardo ridere di niente
mentre tasto le mie profondità
queste acque gelide e nere
che potrebbero far focolare
ma la legna è umida e il fuoco ingrato
mi sono tagliata le dita cercando il calore
mi sono sdrucita come un abito
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Inventarsi parole,
scuse e sentimenti
fare strade di cielo e fili
il termometro della luce
giunge al termine
si abbracciano gli arti della solitudine
la terra gira
e non so come il tempo corre...
trascurandomi
e accanendosi contro le mie rime in
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Di nuovo
vi saranno voli in arancio
che dipingerò cieca.
E i profumi di mirto
che saliranno a me
condensa di fumi amari.
Ma di nuovo
io volerò nel mio oltre,
il mondo cui aspiro
nella mia eternità,
la mano stretta
che
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