destionegiorno
Un tempo scrivevo molto. Avevo parole che venivano a trovarmi ed assemblavo insieme, spesso riuscivo a farle danzare. Il tempo, la vita, la consapevolezza, gli avvenimenti, mi hanno smorzata. Quella vena dolce e delicata, pura, non esiste più. Ora scrivo meno, non potrei costruire parole, ... (continua)
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qui nel mare giocano
i venti di terre
che lascio indietro
avanzando verso l'estate ancora accesa
, nello scirocco che si avviluppa al meltemi...
.si abbracciano i venti
qui dove non esiste terra di confine...
non so dove sono
,non ho... leggi...
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andena tatiana
Le sue 32 poesie in Riflessioni
Uscire dai tuoi tramonti
per tornare alle mie albe
Noi senza ali
con i chiaroscuri della luce che cambia facendoci piombare nel buio
è come strappare la mia pelle e gettarla in pasto al grigio
dove nulla splende, nemmeno le stelle.
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Eccomi
ancora una volta diventare nube e dissolvermi.
Guardo in alto cercando tracce di cielo
che possano contenermi ora
come sono diventata e mi muovo
cercando di non far male alle stelle
o nuocere al sole
sono ancora qui,
sola tra le ombre che
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Pioggia di luci
si sciolgono gocce frantumandosi
su marciapiedi agghindati a festa
i rumori assordanti della città non tacciono
quasi i clacson fossero voce e i lampioni abbracci
che disegnano ombre su passi anonimi.
Pioggia di luci
di muri con
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Sono la nuotatrice imperfetta.
Mi portano via i venti, galleggio in bonacce transitorie,
bevo acqua salata durante i momenti in cui il vento porta in alto cristalli di sale che mi ubriacano gli occhi.
Sono la nuotatrice che ingoia acqua
ma sorride
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Il potere tuo, tempo
di sfigurare il mio volto in nubi che si dissolvono
accanto a cicatrici che l'anima conserva
scrigno di giorni estinti.
Il mio sorriso che guarda lontano
dove i gabbiani hanno il coraggio di volare per vivere
e sconfiggere
al
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Di nuovo si è spalancato il cielo
che ingordo ingoia il cielo di un rosso
rubato a devastanti piogge
come un grido spezzato tra acqua e nubi
io resto senza fiato ad osservare
la voce forte del tuono che rimbalza in un colore che
forse
avevo
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Senza casa ormai
nulla mi appartiene
e anche nei muri
si incollerà la pioggia umida
Letti, armadi, ante
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La pioggia scrosciante porta il buio sulla città sporca
le pozzanghere allagano cuori in disuso e i passanti
si imbrattano di solitudini ad ogni auto che incurante li bagna.
Una fetta di cielo appare a ricordare che l'estate è al suo
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Nei bagliori del mattino che entra a fiotti
dalla vetrata che mi separa dal mondo
osservo la vita fluire in auto e persone che corrono
e piccoli fiori riuscire a brillare nel caldo torrido
della città indifferente.
La vita si affaccia ai
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Diffuso senso di silenzio
mi imprigiona
mentre voci mi arrivano
da conchiglie lontane
e sono i mari che non ho visto.
Mi attanaglia come cappio alla gola
l'infinito rumore che tace
avevo così paura del silenzio
questa prigione che mi
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Soffoco nei giorni questo dolore
che mi ha rubato un arto senza curarsi di quel che restava
cammino sulle strade che erano le tue strade
tra semafori e folla
intravedendo il tuo sguardo
tra sconosciuti che passano
e mentre li guardo andare
io resto
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Solitudine
amara
era attraversare
mille strade
e non vederne i semafori
sfrecciavano auto
che andavano
non so dove
io vedevo
solo
la punta dei
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Fa così freddo oggi,
che sento le ossa
scricchiolare
come se fossi
invecchiata di colpo.
Ho freddo fuori
e
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Finestre chiuse
che come applausi
hanno brindato
i fallimenti della mia vita
Mi guardano gabbiani
che vanno via
verso
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Guardo seduta o forse assopita
questa mia vita apparirmi
come un vagito sfiancato
udendo in lontananza il sibilo vuoto
di
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