destionegiorno
Un tempo scrivevo molto. Avevo parole che venivano a trovarmi ed assemblavo insieme, spesso riuscivo a farle danzare. Il tempo, la vita, la consapevolezza, gli avvenimenti, mi hanno smorzata. Quella vena dolce e delicata, pura, non esiste più. Ora scrivo meno, non potrei costruire parole, ... (continua)
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qui nel mare giocano
i venti di terre
che lascio indietro
avanzando verso l'estate ancora accesa
, nello scirocco che si avviluppa al meltemi...
.si abbracciano i venti
qui dove non esiste terra di confine...
non so dove sono
,non ho... leggi...
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andena tatiana
Avrei voluto arrivarti, amore
e ho provato a parlarti attraverso i venti.
Si sono capovolte le nuvole
per i miei discorsi continui a te, per te
nella coltre di giorni uguali e trafitti
che si sono succeduti da quando ti parlo.
Avrei voluto, con te, camminare nei mari
pieni di luce che ancora, a volte,
riescono a scuotermi l'anima
e ammirare con te e per te il capolavoro delle onde
delle maree, delle cose che vanno e vengono e fanno la vita.
Avrei voluto, nei bagliori incandescenti, cogliere l'ultima bellezza
che restava, e assaporare l'intrinseco e speciale sapore delle cose
che devono accadere, sperando che ogni giorno tu potessi avverarti
mostrarti, imbatterti in me, per me, dentro di me.
Ti avrei regalato i miei occhi
e le ultime ombre che riesco ancora ad intravedere
nel buio che c'è anche quando è giorno
perché un tempo, da una finestra in alto nel cielo, quasi
ho guardato in basso e la vita era bella
tra la gente che camminava mentre io ero ferma.
Ti ho parlato, mi sono espressa con tutte le lingue
che potevano raggiungerti, invocarti, farmi sentire
nel brusio indifferente dei giorni che finiscono
nelle piaghe che lambiscono le sponde del mio cuore.
Ho gridato chiamandoti, ma non è servito.
Ti ho cercato
nell'abbraccio stretto di un calore che mi mancava
raccontandomi tutte le carezze sepolte di anni passati
immobile a smaltire un'ubriacatura
che è andata in pasto ai ricordi
una sanzione da pagare
per aver troppo creduto all'infinito
per averlo troppo cercato.
Mi sono persa, amore
amico, fratello, destino, vita, speranza.
Resto smarrita in una voce che non riconosco più
resto immota e fredda in un abbraccio
che non ho trovato, resto muta e distante
in un dolore che insiste piano
nelle vene
che si flettono al sangue.
Finisco appassendo come una linfa che non succede più alle rose, perché le rose quest'anno non sono sbocciate. |
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